CIMA VENTOSA (poesia). Mai Văn Phấn. Traduzione di Giulia Gerosa. Revisione di Laura Garavaglia
Mai Văn Phấn
Traduzione di Giulia Gerosa
Revisione di Laura Garavaglia
Poeta Laura Garavaglia
CIMA VENTOSA
I.
Strisciando contro la cima affilata delle
rocce
Il corpo del vento si graffia
Il sangue del vento è la pioggia
Il sole gocciola
Le montagne portano il bacio in alto
Le nuvole grigie proiettate nel nero
Le montagne spalancano le braccia, calpestano
la terra
Riducendola in frammenti
Strappa il corpo del vento
La luce delle stelle che cade
La mattina che si apre
Fino alla cima del pendio in un lampo
Apri gli occhi e guarda in basso
I baci accumulati più in alto
Il vento sfrenato si alza su un'altra cresta
II.
Per spargerli trova la tua bocca
Vento aggrappato a teneri rami di terra
tuffati nell'abisso
Marciscono le viscere delle colline e
montagne
Fronte del vento alla deriva
Giocando sulla terra
Il guscio si spezzò in un lampo
La primavera trabocca dalla bocca del grano
In attesa che germoglino i cotiledoni
Il vento eroderà il suolo.
Chiudi bene la porta più soffia il vento
III.
I ricordi improvvisi ricordate, si stringono nel petto
L'occhio del vento mi ha trascinato dentro di
te
Vorticando
Attraversando rapido un ponte
Il mio corpo si piegava al vento
Come un asciugamano bagnato appeso alla
ringhiera
Gocciolando in un fiume che scorre veloce.
Ricordando come il treno taglia il corpo del
vento
Le colonne di fumo si rovesciano e il suono
delle sirene
scompare in un istante
Il mio respiro è trattenuto dall’ancia della
tromba
La pressione è come l’ala di un'aquila che si
allarga
Alzando le fragili ali di libellula
Cavaliere sulla cresta del vento
Fuori la volta del disordine delle foglie
Lacerato per soddisfare la frenetica
eccitazione
Questa inibizione del desiderio
WIND CREST
I.
Crawling on sharp tops of the rock
Body of wind scratches
Blood of wind is rain
Sunshine drips down
Mountains roll the kiss up high
Gray clouds cast into black
Mountains open wide their arms, trampling feet into ground
Crushing into fragments
Tears the body of wind into pieces
The starlight falling
Morning bursting out
Up to the top of slope in a flash
Open eyes look down
The kisses heaped higher
The frenzied wind rolls up on another crest.
II.
Finding your mouth to sow
Wind clinging to tender limbs of land
Plunge down to the abyss
Rot the bowels of hills and mountains
Chest of wind drifting
Playing on the ground
The shell cracked flash
Spring overflows the grain mouth
Waiting to sprout the cotyledons
Wind will carry the ground away.
III.
Shut tight the door the more wind blows
Things suddenly remembered, tighten in my chest
The eye of wind swept me into you
Turning quickly round and round
Swiftly passing a bridge
My body was bent by the wind
Hung like a wet towel across the railing
Dripping down into a swift-flowing river.
Remembering how the train cuts through a body of wind
Columns of smoke overturn and siren sounds disappear in an instant
My breath is constrained through the trumpet-reed
The pressure like an eagle wings spreading wide
Raising fragile dragonfly wings
Cavalier on the wind’s crest
Outside the vault of leaf disorder
Torn to satisfy the frenzied excitement
This inhibition of lust.
(Trans. by Nhat-Lang Le. Edited by Susan
Blanshard)
Poeta Laura Garavaglia
Laura Garavaglia:
Laura Garavaglia è nata a Milano nel 1956. Vive e lavora a Como. Pubblicista, ha collaborato alle pagine culturali dei quotidiani “Il Giornale”, “Il Corriere di Como”, “L’Ordine”. Ha insegnato materie letterarie nelle scuole superiori della provincia di Milano e della città di Como. Ha fondato e presiede l’Associazione culturale “La Casa della Poesia di Como” ed è organizzatrice e curatrice del Festival Internazionale “Europa in versi” che dal 2011 si tiene ogni anno a Como. Ha collaborato anche con il Festival di Letteratura “Parolario”, con la mostra di arte contemporanea Miniartextil (Como) e con il Festival “Poestate” (Lugano). È membro del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa “Europa in versi”, legato al Festival omonimo e del Premio Letterario “Antonio Fogazzaro”. È membro del PEN Club Italiano e Svizzero, del World Poetry Movememt e dell’Accademia di Arte, Scienza e Letteratura di Parigi. Le sue poesie sono state tradotte in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, rumeno, albanese, macedone, serbo, turco, farsi, giapponese, vietnamita, coreano. Sue poesie sono state inserite in molte antologie e in riviste letterarie italiane e straniere. Ha collaborato con la rivista Argo ed è direttrice della collana Altri Incontri per la casa editrice I Quaderni del Bardo, dove sono pubblicati poeti di fama internazionale in lingua originale e tradotti in italiano. Ha partecipato a Festival Internazionali di Poesia in Germania, Romania (dove ha ricevuto un Premio come Manager Culturale Internazionale dall’Accademia Mihai Eminescu di Craiova), Macedonia, Montenegro, Danimarca, Spagna, Cipro, Turchia, Colombia, Giappone, Coresa del Sud, Vietnam, ecc. Scrive come critico letterario su blog di letteratura. In poesia ha pubblicato Frammenti di vita (Il Filo 2009) – 2° premio “Opera Prima Edita” al Premio Letterario “Circe, una Donna, Tante Culture”, Monterotondo (Rm); Farfalle e Pietre (LietoColle Editore, 2010) – Premio della Giuria al Concorso Letterario “Alda Merini”, Brunate (Co); La simmetria del gheriglio (Stampa 2012; seconda edizione con traduzione in inglese e rumeno, 2014) – finalista al Premio Internazionale di Poesia “Mario Luzi” 2013; Correnti ascensionali, CFR 2013 (seconda edizione con traduzione in inglese, spagnolo e rumeno, 2015) e Numeri e Stelle (Edizioni Ulivo 2015, in edizioni quadrilingue: italiano, inglese, spagnolo e rumeno) – segnalato al Premio Pontedilegno 2016 e vincitore del Premio Farina 2017. Numeri e Stelle – Números e estrelas (IQdB, edizione italiano e portoghese), La presenza viva della cose Living Things (Puntoacapo, 2020)- Menzione d’Onore al Premio Montefiore e al Premio Montano 2020. Per la sua poesia e per la sua attività culturale a livello internazionale ha inoltre ricevuto numerosi riconoscimenti.
Mai Văn Phấn:
Mai Văn Phấn è nato nel 1955 a Ninh Bình , delta del fiume Rosso nel Vietnam del Nord. È entrato a far parte della fanteria dell'esercito nel 1974. Mai Văn Phấn ha lasciato l'esercito nel 1981 ed è entrato all'Hanoi College of Foreign Languages, Dipartimento di Linguistica e cultura russa. Ha continuato gli studi nel 1983 presso la Maxim Gorky Pedagogics School, Minsk, (Capitale della SSR bielorussa ). Vincitore di numerosi premi per la poesia in Viet Nam: “Poetry contest” di Weekly Người Hà Nội nel 1994. “Poetry contest” di Weekly Văn Nghệ 1995. “Literature” of celebrity culture Nguyễn Bỉnh Khiêm ( Hải Phòng city) in 1991, 1993 , 1994, 1995. Vincitore del prestigioso premio "Associazione degli scrittori del Vietnam" nel 2010, Premio letterario Cikada della Svezia nel 2017, Premio dell'Accademia serba delle scienze e delle arti nel 2019 e Premio letterario dell'Associazione dei traduttori letterari del Montenegro nel 2020, Twice ha vinto il Golden Pen Literature Award della Federazione Russa, 2019 (per il libro di poesie "Два крыла / Two Wings") e nel 2020, The Award Aco Karamanov della Macedonia del Nord nel 2020, 1 ° Premio all'International Creative Meeting and Festival “ Insieme nel XXI secolo "in Bulgaria 2020, la medaglia Alisher Navoi dell'Unione degli scrittori e storici dell'Asia centrale nel 2021, vincitore del Sahitto (Bangladesh) International Award for Literature 2021. Ha pubblicato 16 libri di poesie e un libro, Critiche - Saggi in Vietnam. 25 dei suoi libri di poesie sono pubblicati e distribuiti in paesi stranieri. Le poesie di Mai Văn Phấn sono tradotte in 36 lingue.
